San Marco Venezia Mestre vs RR1975

4 Dicembre 2017

San Marco Venezia Mestre vs RR1975

A mani basse.

La voglia di riscatto si è fatta sentire nel branco dei lupi U14. Dopo l’ultima prova opaca si sono leccati le ferite, hanno analizzato gli errori e non sono rimasti al palo. Hanno ripreso a lavorare duro sulla tecnica e sulla concentrazione e sicuramente hanno fatto tesoro di questa esperienza. Già questo merita un applauso!

La motivazione quindi non mancava e i ragazzi si sono presentati carichi alla trasferta di Mestre, per affrontare al meglio il San Marco Rugby. Già dal riscaldamento si è visto un approccio determinato: buoni movimenti, pochi errori e precisione nella trasmissione della palla.

Al fischio d’inizio i Lupi si dimostrano subito aggressivi e fanno vedere di che pasta sono fatti. Impongono il proprio gioco e non concedono nulla agli avversari. Palesano, nel corso del primo tempo, una netta superiorità tecnica collettiva e individuale, con scorribande mozzafiato e mete a raffica. Il San Marco rimane stordito dalla dinamicità e dalla solidità del nostro gruppo. Solidità che non viene meno neanche nel secondo tempo, quando i veterani della squadra cedono il posto ai compagni più giovani e meno esperti che così hanno avuto l’opportunità di condurre la squadra per più tempo rispetto ad altre occasioni. Anche se la partita si è rivelata più facile delle aspettative, e il risultato finale di 70-7 per i Lupi lo dimostra, la prestazione collettiva è stata notevole, non ci sono stati cali di tensione e i coaches sono molto, molto soddisfatti.

Tutti hanno dato il massimo impegno. I complimenti vanno agli “anziani” del gruppo che con intelligenza hanno saputo accettare le sostituzioni, lasciare il campo e dare spazio ai compagni. I complimenti vanno ai “giovani” che sono subentrati in campo mantenendo lo spirito combattivo dei compagni più esperti e volendo dimostrare l’effettivo inserimento in squadra. I complimenti vanno infine a Eros e Martino che non si sono fossilizzati su una “formazione tipo” per inseguire una vittoria fine a se stessa, ma hanno saputo leggere le situazioni e cambiare l’assetto della squadra per concedere a tutti la possibilità di giocare e fare esperienza.