Anno nuovo, vita nuova?

12 Gennaio 2016

possibile

Probabilmente durante le feste avete preso dei chili, probabilmente avete pensato di smaltirli. Probabilmente avete fatto dei buoni propositi per l’anno nuovo, probabilmente non avete rispettato quelli dell’anno precedente. Il ritorno da un periodo di festività viene considerato un momento traumatico: abbiamo mangiato molto (troppo), ci siamo rilassati (non abbastanza), abbiamo provato a staccare dalle attività lavorative (non sempre riuscendoci al meglio). Perché è così difficile tornare alla quotidianità? Innanzitutto, si rimpiange il fatto di non essersi rilassati abbastanza, di aver passato le ferie pensando al lavoro o dedicandoci eccessivamente agli altri (comprando regali, stando continuamente al telefono, organizzando pranzi e cene ecc..), si rimpiangono i chili presi e i soldi spesi. Il vero scoglio però, consiste nel rimettere in moto “la macchina”; sia a livello fisico, che a livello mentale, la difficoltà principale consiste nel tornare a fare ciò che si faceva prima delle vacanze o iniziare nuove attività che da tempo procrastiniamo. Indubbiamente, è decisivo l’atteggiamento mentale con cui ci affacciamo al ritorno. Se pretendiamo infatti che il nostro “motore” torni immediatamente a pieni giri, non faremo altro che caricarci d’ansia e preoccupazioni. Al contrario, è fondamentale concedere a noi stessi di essersi lasciati un po’ andare e di aver rallentato notevolmente il ritmo (che vacanze sarebbero altrimenti?). L’allenamento è qualcosa di progressivo, non si può pretendere di trovare la forma in pochi giorni; similmente, il ritorno alle attività quotidiane necessita di un periodo di adattamento. Prenderne coscienza ci permette di tollerare che i primi giorni siano più duri, perdonandoci un po’ di stanchezza e nervosismo.
Un altro aspetto da considerare è quello del contrasto. Capita che, per rimediare ai nostri “peccati”, il pentimento porti ad un eccesso di rigore.Da domani dieta ferrea!”, “Andrò in palestra tutti i giorni”, “Anno nuovo, vita nuova”, “Recupererò tutto il lavoro perso durante le ferie” ecc… In realtà, questo atteggiamento comporta l’incapacità di godere del periodo di feste trascorso (visto appunto come una sorta di peccato, non come meritato riposo) e di rientrare nei ranghi con uno sforzo enorme (il contrasto tra prima e dopo è eccessivo); inoltre, qualora non si raggiungessero i risultati prefissati, può comparire molta frustrazione. Il rischio è quello di mollare subito poiché il traguardo appare troppo lontano, cadendo in una spirale di pensieri del tipo “tutto o niente”, in cui non viene presa in considerazione la via più saggia: quella di mezzo. Se ci siamo abbuffati fino al giorno prima, non possiamo pretendere di sfamarci immediatamente con un’insalatina; se prima delle vacanze eravamo abituati a correre per un’ora, la ripresa andrà fatta in maniera più lieve… altrimenti il nostro hobby si trasformerà in un supplizio! La scelta di obiettivi troppo complessi, troppo faticosi, è proprio uno dei motivi principali della rinuncia.
L’anno nuovo è da sempre considerato un’occasione per fissare degli obiettivi o iniziare delle attività. Smettere di fumare, dimagrire, fare sport, imparare una lingua, iniziare un corso, andare in palestra, leggere di più, rilassarsi maggiormente… La scelta degli obiettivi, nello sport, a scuola o nella vita quotidiana è fondamentale per il raggiungimento degli stessi. C’è un modo per raggiungere con maggior facilità gli obiettivi prefissati? Dipende molto da come questi vengono formulati. La ricerca in psicologia ci suggerisce infatti che qualunque tipo di obiettivo è più facilmente raggiungibile quando è di tipo S.M.A.R.T.:

S… come Specifico! Un obiettivo è realmente raggiungibile quando è chiaro e preciso. La formulazione di obiettivi vaghi spesso non consente di intravedere la “strada” per raggiungerli. (NON “voglio tornare in forma”, MA “voglio tornare a fare tre allenamenti a settimana”)

M… come Misurabile! Un obiettivo misurabile è molto più semplice da tenere sotto controllo, inoltre è possibile verificarne il raggiungimento effettivo. (NON “voglio dimagrire” MA “voglio perdere 4 chili”)

A… come Attraente! Il raggiungimento di un obiettivo è molto più probabile se questo è attraente, se ci appassiona, se è divertente. (NON “devo fare un corso di inglese, ormai lo sanno tutti” MA “potrei iniziare a guardare la mia serie preferita in lingua originale, magari con i sottotitoli

R… come Raggiungibile! Come si diceva in precedenza, per essere realmente stimolante un obiettivo deve apparire raggiungibile. L’obiettivo scelto deve quindi essere moderatamente difficile, richiedere impegno ma al contempo essere alla portata. (NON “vorrei diventare ricco” MA “mi impegno per avere una promozione”).

T… come Tempo! E’ importante poter creare dei sotto-obiettivi, ovvero delle tappe intermedie, a breve e medio termine, che contribuiscano al raggiungimento dell’obiettivo finale. (NON “ho deciso di fare la mia prima maratona” MA “mi alleno per la mezza maratona di aprile”)